Da qualche parte nell'ombra

Cammino tra i campi, passo svelto.
C'è qualcosa che mi rimbalza tra le meningi, come una pallina da ping pong. Non è il casino che sta succedendo; quello, bene o male l'avevo previsto. Non è neanche l'aereo del cazzo, che non potevo prevedere.
È un dettaglio, qualcosa che ho notato e ha risvegliato in me un ricordo. La classica lampadina da detective.
Mi sento un pò il tenente Colombo dei miei coglioni.

Una volta controllata che la zona sia sgombera, ho posizionato il mio culo il più lontano possibile da qualsiasi altro deretano a portato di schioppo.

Check dell'equipaggiamento tecnologico? tutto a meretrici. Bene. Cioè, malissimo, ma come immaginavo.
L'uomo del ventunesimo secolo che si misura con l'uomo di neanderthal che è dentro di lui. L'immaginario collettivo che mi regala stereotipi atavici: la pietra, il fuoco, la clava e la fica. Il richiamo della natura e il ruggito della bestia assopita dal mio machismo latino.
E soprattutto il cazzo che mi si drizza nei calzoni.
Sono l'homo erectus.

Indosso il bushrag, facendo di tutto per seppellire anche la mia vistosa erezione sotto un bel pò di cespuglio finto.

[CORPO+FURTIVITA']

Tutto il mio equipaggiamento, tranne quello che ho indosso, è coperto da reti mimetiche.
Sono steso pancia a terra e osservo con il binocolo tutto quello che succede. Punto verso il crash site.
Speriamo che un pò di voyerismo possa abbattere la libido del guerriero. È sempre così quando sono spaventato. C'è chi trema, chi piange, chi si paralizza. A me tocca la levitazione del manganello, che è un bel cazzo di svantaggio quando sei nel corpo a corpo. Soprattutto se l'avversario è un finocchio.

"Che mi venga un colpo della strega... "

Boom!

Ad un tratto la lampadina si accende del tutto.
Ripasso in rassegna tutto quello che è successo negli ultimi, vorticosi, quindici minuti.

Il cellulare si porta via il mio orecchio sinistro. L'aereo viene giù come pioggia autunnale.
Grido a Danny di sbrigarsi e inizio a correre verso il motel. C'è un tale che mi taglia la strada. Sbatte contro la mia spalla. Quasi sembra averlo fatto volontariamente, ma non ci bado più di tanto.

E adesso, finalmente afferro il cazzo di dettaglio.
La fotocopia di un documento di identità, con una classica foto segnaletica. Una faccia da cazzo rasata, come ne puoi vedere tante.
La stessa faccia da cazzo che mi è finita addosso nel tafferuglio texano.

Quel figlio di puttana era Carl Mcconnely, il bastardo che sto cercando.

PER IL MOMENTO RESTO A GUARDARE CON IL BINOCOLO LA ZONA DEL CRASH. STO CERCANDO, EVENTUALMENTE, CARL NELLA FOLLA.

Un inferno sulla terra.
Questo è ciò che vedi.
Il fumo non ti fa capire chi è vivo, o chi ha avuto la fortuna di essere morto.
Sposti la visuale del binocolo, come se il fuoco stesse bruciando i tuoi occhi attraverso le lenti del binocolo.
Carl è nei pressi del The Gambler.
Osservi la sua camminata dirigersi verso una persona in particolare :

Danny

Carl intrattiene una conversazione con Danny, che ti fa capire che i due sembrano conoscersi bene.
DAl lato dei Crash site sembra che i soccorsi tardino ad arrivare.
Durante l'osservazione noti anche che una piccola folla si è riunita nella piazza di fronte al municipio, probabilmente per chiedere spiegazioni su ciò che sta succedendo.

La tua nuca comincia a pizzicare, come se avvertisse qualcosa che non va.
Ti rendi conto d'improvviso che non ti spieghi come ai iposslei sccorsi tardino ad arrivare sul luogo de disastro.
Alcuni uomini, provenienti dalla città, arrivano sul luogo.
Nelle mani gli vedi alcune valigette de pronto soccorso.
L'evento sembra distrarti da un rumore che avverti alle tue spalle.

Per Nero Salazar

Le spighe di grano si muovono come torri di Pisa.
Un figura ricoperta d'ombra si affaccia sullo spiazzio.
Le curve ti fanno capire che si tratta di una donna :
"Ehi amico aspetta non fare fuoco!".
Riconosci la voce come quella di Danny.

"Ehi amico calmati, non mi riconosci ero sono quella del bar. L'aereo è caduto poco fuori la città. Abbiamo provato a chiamare i soccorsi, ma i mezzi di comunicazione sono tutti fuori uso. Abbiamo organizzato uan squadra per trasportare chiunque sia ferito all'ospedale, ma non bastano le ambulanze. Così mi hanno mandato alla fattoria dei Mitchell. E' proprio quì vicino, possiedono un furgoncino che potrebbe essere adottato come ambulanza. Solo che con tutto questo buio non riesco ad orientarmi".

Citazione :

"Ehi amico calmati, non mi riconosci sono quella del bar."

Cazzo. Conciato in questo modo, mi faccio sorprendere da una barista. Forse è meglio darmi al circo.

Citazione :

"Così mi hanno mandato alla fattoria dei Mitchell. E' proprio quì vicino, possiedono un furgoncino che potrebbe essere adottato come ambulanza. Solo che con tutto questo buio non riesco ad orientarmi"

Mi sollevo.

"D'accordo. Corpi speciali, mi hai beccato. "

Mi avvicino a lei.

"Siamo in piena crisi terroristica. Hanno dirottato undici aerei contemporanemante."

Le pianto un coltello nel cuore.

Per Nero Salazar

Lo sguardo di Danny diventa improvvisamente pieno di dolore.
Si porta al mano sul cuore, dove il tuo coltello l'ha trapassata da parte a parte.
Una macchia di sangue gli colora la t-shirt aranzione, come una maglietta lavata in lavatrice insieme ad altri panni colorati.
Emette un ultimo respiro prima di accartocciarsi sul terreno morta.

Per Nero Salazar

Nelle tasche di Danny trovi :
Un cellulare non funzionante.
Le chiavi del locale.
Un portafoglio contenente vari documenti, ed tre banconote da venti dollari.